Public History

La Public History (storia pubblica) è un campo delle scienze storiche che si riferisce in particolare alle attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all’esterno degli ambienti accademici, nel settore pubblico come nel privato, con e per diversi pubblici. Non è da identificare con la semplice divulgazione ma come un campo di coinvolgimento comune per la promozione della conoscenza storica e delle metodologie della ricerca storica favorendo anche il dialogo multidisciplinare.

Il coinvolgimento attivo di gruppi e comunità anche nei social network e nel mondo digitale in generale è un aspetto centrale di grande novità. Dalla partecipazione nelle sue diverse forme possono anche derivare nuovi approcci alla ricerca storica o l’emersione di nuovo materiale documentario.

Il public historian, lo storico con competenze professionali nelle metodologie della ricerca, nell’insegnamento e nella comunicazione della storia è colui che guida questo processo di partecipazione comune.

Guardare ad una storia partecipata, condivisa, con un pubblico che inizi a comprendere da vicino le metodologie della ricerca con la guida di un professionista, porta ad una serie di effetti positivi come il contrasto degli “abusi della storia”, cioè tutti quelle pratiche di mistificazione sul passato finalizzate alla manipolazione dell’opinione pubblica; alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale, materiale e immateriale, in ogni sua forma; alla formazione di una identità condivisa nelle singole comunità; ad un rapporto meno conflittuale tra storia e memoria.

Gli effetti sul benessere delle comunità potrà avvertirsi in diversi campi, non ultimo quello turistico.

La storia ritorna quindi, uscendo dai consueti ambienti accademici a diventare patrimonio di tutti, cominciando a riprendere quel ruolo fondamentale all’interno della società.

Qui in breve ho provato a sintetizzare, con molti limiti, quello che è un campo di studio e di attività in grande crescita i cui effetti e le cui pratiche, se opportunamente programmati potranno solo avere effetti positivi.
Per ulteriori approfondimenti vi invito a leggere il manifesto della Public History italiana sul sito dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH).

Il mio sforzo è quello di mettere in atto delle buone pratiche di Public History, perché in un campo così fondamentale l’applicazione di modelli approssimativi o di cattive pratiche può procurare al contrario delle conseguenze negative a tutta la collettività.

In questa sezione del sito inserirò le esperienze relative alle pratiche di Public History che mi vedono coinvolto in prima persona.