Recensione di un libro di Giuseppe Campagna su Sciglio e i Santi Cosma e Damiano, pubblicata su Zancleweb il 19 ottobre 2011.
Il 21 settembre scorso, a Sciglio di Roccalumera nei locali della Parrocchia è stato presentato il libro “Sciglio e i Santi Cosma e Damiano – Storia, fede, tradizione” di Giuseppe Campagna. Si tratta di un libro degno di essere segnalato ai lettori di questo sito per diversi motivi.
Prima di tutto si tratta di uno studio condotto con passione da un giovane storico con già alle spalle una solida formazione e con davanti a sé ampi margini di miglioramento. La passione e l’interesse verso i luoghi natii rendono ancora più interessante l’argomento, trattato anche con metodo e precisione che danno al libretto la dignità di un lavoro scientifico. A questo va aggiunto il fatto che il libro è stato stampato a spese dell’autore, senza quindi alcuna certezza di guadagno a dimostrazione che né le istituzioni né le case editrici investono abbastanza sui giovani ricercatori preferendo spesso la ristampa di vecchie opere di storia locale che si basano su studi di eruditi antichi, studi molto spesso smentiti dai documenti d’archivio.
Come specificato dal prof. Francesco Paolo Tocco dell’Università di Messina, nella sua prefazione al libro, “si tratta di un lavoro di microstoria, non di semplice storia locale, perché l’autore ha accuratamente evitato di riportare alla rinfusa voci incontrollabili e enfatizzazioni provincialistiche, limitandosi a ricostruire solo ciò che gli era consentito dalla documentazione superstite […]. Ma è un lavoro microstorico soprattutto per la capacità dimostrata dall’autore nella contestualizzazione su più ampi sfondi storici della piccola vicenda di un piccolo centro […].” (pag. 7). E’ appunto il metodo con cui è stato scritto il piccolo testo di appena 143 pagine a renderlo affidabile. Degna di rilievo è l’ampia utilizzazione di documenti d’archivio che l’autore trascrive con abilità, riportando la traduzione dal latino in nota, dando quindi anche un taglio divulgativo al suo lavoro che può essere fruito da ogni tipo di lettore. I numerosi documenti consultati vengono così a costruire un quadro storico ben preciso in cui vengono svelati dettagli, anche minimi, che permettono tassello dopo tassello di ricostruire un mosaico di fatti, di fede e di storia. Il primo capitolo è appunto dedicato alla storia di Sciglio, piccola frazione di Roccalumera. E’ trascritta la prima attestazione nei documenti, del 1530, che riporta l’esistenza dell’abitato e ne viene ripercorsa la storia anche in riferimento alle colture e all’economia dei luoghi, a eventi di rilievo come la peste del 1743 senza tralasciare i dati demografici. Il secondo capitolo è dedicato alla chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. L’autore la descrive minuziosamente elencandone le opere d’arte e ne ripercorre la storia dalle origini con la dipendenza dall’Arcipretura di Roccalumera fino all’istituzione della parrocchia autonoma. Il terzo capitolo è invece dedicato alla devozione verso i santi Cosma e Damiano. Si tratta di un argomento di notevole complessità a causa delle numerose versioni agiografiche sui due Santi Medici, tradizioni presenti sia in oriente che in occidente. L’autore mette insieme con abilità tutti gli studi condotti finora sui due Santi coniugando semplicità di esposizione alla completezza del suo lavoro. Infine vengono analizzate le tradizioni religiose di Sciglio: la processione per la festa dei Santi Cosma e Damiano, che richiama fedeli da tutta l’area ionica della provincia messinese, e la festa della Madonna dei Miracoli.
Chiudono il libro tre interessanti appendici: una sul vecchio borgo di San Vito, un’altra sui personaggi degni di nota che sono nati a Sciglio e infine un’appendice documentaria in cui sono trascritti alcuni dei documenti più significativi della storia del piccolo abitato.
Un’ampia documentazione fotografica che abbraccia tutto il XX secolo e arriva fino ai giorni nostri completa il testo regalando al lettore la visione di momenti di vita quotidiana e devozione. Il testo senza timore di esser smentiti merita quindi di essere segnalato sia agli studiosi che ai semplici appassionati. L’augurio è che si giunga a una seconda edizione, magari pubblicata da una casa editrice o da un ente pubblico affinché questo lavoro, a cui l’autore ha dedicato tempo e fatiche, trovi una giusta diffusione e sia utile per conservare brandelli di memoria che si credevano persi per sempre.
L’augurio personale che chi scrive rivolge all’autore è di proseguire la propria formazione di storico sulla scia di quella storiografia cattolica (e non per questo meno valida di quella storicista o marxista) che da Marta Sordi a Marco Tangheroni, e passando dai “nostri” (perché siciliani), Cataldo Naro e Salvatore Cucinotta, tanto per fare dei nomi, ha prodotto contributi di altissimo livello alla storiografia italiana.
Per avere il libro contattare l’autore all’indirizzo email: peppecampagna@hotmail.it
Antonino Teramo
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